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“Il turista, nella sua veste di semplice consumatore, dispone di notevoli potenzialità. Se coalizzato con altri consumatori, può esercitare una certa pressione su chi vende i servizi e organizza le vacanze. Per un turismo responsabile, in gruppo o per conto proprio, chi viaggia deve domandare un'etica ambientale e sociale a tour operator ed agenzie. Ma a monte di tutto questo è necessario che cresca la consapevolezza degli utenti.
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I turisti dovranno capire se il turismo da quelle parti è gestito con il consenso della comunità oppure è appannaggio di pochi imprenditori esterni, o delle élite. Si facciano raccontare la storia della struttura ove accettano di alloggiare. Parlino, con camerieri e lavandai, delle loro condizioni di lavoro, se ne facciano partecipi. Il tipo di domanda che gli utenti porranno non potrà che influenzare l'offerta. Gli stessi operatori, prima o poi, dovranno cooperare con le autorità locali per finanziare migliorie, se il cliente finale le chiede a gran voce.
[…]
un turista motivato può avviare, con il gestore del locale [in cui alloggia o presso il quale si ristora], un rapporto costruttivo, dialettico, aperto, che aiuti entrambi a comprendere meglio i reciproci punti di vista, quello della domanda e quello dell'offerta”.
Renzo Garrone
Turismo Responsabile. Nuovi paradigmi per viaggiare in terzo Mondo
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